"La concessione di diritti agli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente permette inoltre alle comunità di energia rinnovabile di aumentare l'efficienza energetica delle famiglie e di contribuire a combattere la povertà energetica mediante la riduzione dei consumi e delle tariffe di fornitura. Gli Stati membri dovrebbero cogliere in modo appropriato tale opportunità, anche valutando la possibilità di consentire il coinvolgimento di famiglie che altrimenti potrebbero non essere in grado di partecipare, ivi compresi i consumatori vulnerabili e i locatari." Direttiva (UE) 2018/2001
Quale può essere il contributo concreto delle imprese cooperative tra consumatori ed utenti per lo sviluppo delle comunità di energia rinnovabile ed il raggiungimento degli obbiettivi posti dalla Direttiva? Al quesito si è cercato di dare qualche risposta nel corso della video conferenza del gruppo di lavoro a cui hanno preso i componenti del Consiglio di Nazionale di Confcooperative Consumo e Utenza ed alcune Unioni Regionali di Confcooperative, in particolare il Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna.
Erano collegati complessivamente 30 cooperatori in rappresentanza di imprese cooperative di utenza, cooperative elettriche storiche e consorzi. Relatore dell’incontro l’Ing. Fabio Armanasco di Rse, il quale ha illustrato il quadro normativo e tecnico di attuazione transitoria nell’ordinamento nazionale delle configurazioni di autoconsumo collettivo e di comunità di energia rinnovabile. Nel corso della riunione sono stati esaminati e valutati i principali punti della consultazione pubblicata dal GSE il 4 marzo 2021.