Si terrà oggi e domani a Storo il tradizionale convegno delle cooperative elettriche storiche, organizzato quest’anno dal Cedis, il Consorzio elettrico di Storo.
«Si tratta di un’importante opportunità di confronto tra le varie cooperative dislocate su tutto l’arco arpino – spiega il presidente di Cedis, Giorgio Rossi –. Negli ultimi anni moltissime cooperative hanno dovuto arrendersi e quelle rimaste, tra le quali 3 trentine, hanno un continuo bisogno di rinnovamento».
Proprio i convegni in questi anni hanno rappresentato un importante momento di confronto tra le cooperative per analizzare problemi e criticità che si presentano ciclicamente, approfondendo così cause ed eventuali soluzioni.
L’incontro di oggi si aprirà alle 14.30 con il saluto del presidente Rossi cui seguirà l’intervento del coordinatore delle cooperative elettriche, Ferdinando Di Centa. Si parlerà della gestione delle cooperative elettriche, delle criticità e delle opportunità di sviluppo, con un approfondimento specifico su energia rinnovabile, efficienza e fonti rinnovabili attraverso anche la valutazione del decreto ministeriale sul tema.
«Le cooperative storiche italiane sono quelle nate nel periodo precedente la prima guerra mondiale – ha proseguito Rossi – e sopravvissute alle traversie del ‘900: i due conflitti mondiali, ma anche la crisi del ’29 e la nazionalizzazione dell’energia elettrica che ne ha fatto strage. Oggi le cooperative elettriche sono enti sani che non hanno gli stessi problemi di tante loro colleghe specializzate in settori differenti. In Alto Adige ce ne sono molte di più ma sono molto più piccole, mentre per il resto del Paese sono collocate lungo tutto l’arco alpino, dal Friuli alla Val d’Aosta».
I lavori proseguiranno domani, a partire dalle 9.15, con l’approfondimento sull’evoluzione delle strategie delle cooperative rispetto ai cambiamenti delle norme e del mercato.