Si sono incontrate a Bolzano le 77 cooperative elettriche storiche dell’Arco Alpino, per il convegno primaverile organizzato dalla Federazione Energia Alto Adige (Sev).
Si tratta di imprese che producono energia elettrica da fonti rinnovabili che viene distribuita a un totale di circa 300mila utenti sui territori del Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta: aree difficili, dove le maggiori compagnie energetiche avevano poco interesse a investire. Da qui l’idea di organizzarsi in cooperativa per assicurare la fornitura di energia elettrica alle comunità.
«In veste di produttori e distributori di energia rinnovabile, queste cooperative hanno anticipato di qualche decennio l'attuale modello europeo» ha spiegato il presidente di Sev, Hanspeter Fuchs.
Non è un caso «che l'Ue, nell’ambito del pacchetto di misure Energia pulita per tutti gli europei, abbia introdotto nel sistema giuridico il termine citizens energy communities, né che in Germania il tema del cambiamento climatico abbia influito nettamente sull'esito delle recenti elezioni europee – ha aggiunto il direttore, Rudi Rienzner –. Per noi il futuro è già iniziato. La nostra industria energetica, storicamente decentrata e soprattutto organizzata sotto forma cooperativa, si riconferma più moderna che mai».