leNOTIZIE

FOCUS GROUP CON LE COOPERATIVE DI CONSUMO LOMBARDE

FOCUS GROUP CON LE COOPERATIVE DI CONSUMO LOMBARDE

L’iniziativa si è svolta nell’ambito della convenzione siglata da Federconsumo con l’Università degli Studi di Macerata

Categorie: Consumo

Tags: cooperative di consumo,   bilancio,   prodotti,   futuro,   consulenza,   Federconsumo,   soci,   vicinato,   Consumo,   Università Macerata,   Lombardia,   Piani Aziendali

Procede il percorso previsto dalla Convenzione stipulata tra l’Università di Macerata e Federconsumo, per strutturare un lavoro multidisciplinare sul tema dell’organizzazione aziendale, del rapporto tra soci e cooperativa, della tutela e la valorizzazione del territorio.

 

Lo scorso lunedì, presso la sede di Confcooperative Lombardia, le cooperative di consumo lombarde, riunite in un Focus Group, si sono confrontate con il professor Ernesto Tavoletti, docente di Economia e Gestione delle Imprese e con il professor Enzo Valentini, docente di politica economica per condividere le problematiche che stanno emergendo nella gestione delle cooperative di consumo e per scambiarsi impressioni e pareri sulle possibili soluzioni, anche attraverso la valutazione di Piani Aziendali pronti all’operatività.

 

La giornata si è sviluppata come un percorso di consulenza sartorializzato sulle necessità delle singole cooperative di consumo a cui è stato proposto un approccio ai soci ed ai clienti basato su una mappa strategica con Customer Value Proposition, per determinare in termini di benefici e valori i servizi offerti.

In tal senso, sono emersi i rischi di operare in un mercato perfettamente concorrenziale in cui la dottrina economica insegna che gli utili equivalgono a zero in quanto il costo marginale è uguale al prezzo.

 

La partnership che Federconsumo sta sperimentando con l’Università di Macerata ha uno spirito disincantato e di collaborazione per fornire alle imprese associate una prospettiva diversa dalla routine consolidata che le cooperative di consumo hanno verso i soci, i clienti, i territori ed i fornitori. Per cui, sulla base del patrimonio genetico delle singole imprese e dei territori in cui esse sono ubicate, la via del negozio di vicinato diversificato appare la più idonea a superare l’attuale periodo di trasformazioni sociali e di consumo ed a trasmettere l’esperienza imprenditoriale e valoriale della cooperazione alle future generazioni.

 

Al termine della giornata, alcune delle cooperative presenti hanno messo a disposizione dei docenti i propri bilanci per un ulteriore approfondimento.

 

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x