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Energia: con le cooperative -30% in bolletta, tassazione su kwh frena competitività

Energia: con le cooperative -30% in bolletta, tassazione su kwh frena competitività
I dati Eurostat rielaborati dal Censis per Confcooperative sul costo per kwh sostenuto dall’Italia 

Categorie: Primo PianoElettricoUtenza

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«Il contesto che stiamo vivendo fa emergere il fenomeno della povertà energetica che trova le sue radici nella disuguaglianza. Oltre 2,6 milioni di famiglie sarebbero, secondo Arera, destinatarie di 2,4 – 3 miliardi di euro di bonus per abbattere il caro bolletta, ma un'ampia platea di queste famiglie rischia di restarne esclusa. E si tratterebbe comunque di risposte provvisorie. Dopo il superamento della fase di emergenza servono soluzioni innovative, sostenibili, sensibili ai territori e alle persone. La cooperazione è attrezzata per guidare questa transizione capace com'è di offrire risposte strutturali. La 49a settimana sociale dei Cattolici Italiani a Taranto ci indica il primato di una transizione ecologica equa che non lasci indietro nessuno, questo è il tema con il quale diamo avvio con questa iniziativa ad un percorso che coinvolge cooperative, soci, studiosi e istituzioni per promuovere e potenziare cooperative di utenti e comunità energetiche che tagliano il costo dell’energia elettrica di oltre il 30%». Lo dice Roberto Savini, presidente di Confcooperative Consumo e Utenza nel corso dei lavori “Transizione verde e povertà energetica”. 

Tassazione su kwh frena la competitività delle imprese italiane e soffia nelle vele dell’inflazione

«Il costo dell’energia elettrica è un elemento che grava sui costi e sulla competitività delle nostre imprese, oltre a soffiare nelle vele dell’inflazione. Eurostat, per il primo semestre del 2021 – dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative commentando i dati Censis Confcooperative su rilevazione Eurostat – ha rilevato in Italia un prezzo lordo per kilowattora pari a 15,84 centesimi di euro. Peggio di noi fa solo la Germania (18,13) nella graduatoria dei paesi dell’Unione Europea. L’Italia si colloca in ogni caso sopra la media UE di 3 centesimi per kwh e presenta una delle differenze più ampie fra prezzo lordo e prezzo al netto di imposte e tasse. L’incidenza fiscale rappresenta una penalizzazione per le imprese italiane che pagano l’energia 3,5 centesimi più che in Austria e Belgio, 4,5 cent più che nei Paesi Bassi, 5 cent più che in Francia, Spagna e Portogallo e quasi il doppio di quanto costa alle imprese in Finlandia e Danimarca».

Il prezzo dell'energia elettrica in Europa. Confronto su consumatori industriali per fascia di consumo annuo compresa fra i 500 e i 2000 MWh. 1° semestre 2021. (Valori del prezzo netto, di tasse e prelievi e del totale, in centesimi di € per kWh; val. %)

Paesi

Netto

Tasse e prelievi

Totale

% tasse e prelievi sul totale

Germania

9,08

9,05

18,13

49,9

Italia

9,39

6,45

15,84

40,7

Cipro

10,91

4,24

15,15

28,0

Irlanda

13,78

1,34

15,12

8,9

Euro Area

8,86

4,91

13,77

35,7

Malta

13,27

0,15

13,42

1,1

UE 27

8,57

4,26

12,83

33,2

Slovacchia

9,29

3,46

12,75

27,1

Austria

8,84

3,49

12,33

28,3

Belgio

8,1

4,08

12,18

33,5

Grecia

8,98

2,86

11,84

24,2

Paesi Bassi

7,21

4,07

11,28

36,1

Polonia

7,31

3,61

10,92

33,1

Spagna

9,31

1,43

10,74

13,3

Portogallo

7,55

3,11

10,66

29,2

Lituania

9,32

1,14

10,46

10,9

Francia

8,39

2,03

10,42

19,5

Croazia

8,81

1,44

10,25

14,0

Lettonia

8,49

1,63

10,12

16,1

Romania

8,24

1,68

9,92

16,9

Bulgaria

8,42

1,2

9,62

12,5

Estonia

8,34

1,23

9,57

12,9

Lussemburgo

8,36

1,18

9,54

12,4

Slovenia

7,57

1,63

9,2

17,7

Ungheria

8,18

1,02

9,2

11,1

Repubblica Ceca

7,39

1,44

8,83

16,3

Danimarca

7,25

0,72

7,97

9,0

Finlandia

6,69

0,07

6,76

1,0

Dati non disponibili per la Svezia

Fonte: elaborazioni Censis su dati Eurostat         

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